martedì 20 agosto 2013

L'ENTUSIASMO DI TANTI GIOVANI:
IL FUTURO DI SANT'EMIDIO


Abbiamo voluto sentire il pensiero dei giovani sestieranti di Sant'Emidio, che sono il nostro futuro.
Luca Amatucci: "Penso di essere uno dei sestieranti che tiene di più alla quintana e alle varie gare. In questo ultimo anno c'è un nuovo clima all'interno del sestiere grazie anche a molti giovani. Finalmente ci si sente come in una grande famiglia e frequentare il sestiere in modo così
piacevole mi mancava da molto. Facendo il tamburino e andando spesso al sestiere ho notato una maggiore partecipazione rispetto agli altri anni, anche da parte di chi in passato si era allontanato dai colori rosso verdi e di questo ne sono contento. Penso che siano state messe delle basi importanti
per ottenere buoni risultati nelle varie competizioni. Stiamo formando un bel gruppo. Sono fiero di appartenere a questo sestiere e di soffrire e gioire per i colori rossoverdi".
Martina Luciani: "Per me è un'esperienza bellissima, un mondo che ho conosciuto tardi, solo dopo il mio arrivo ad Ascoli, ma che fortunatamente ho conosciuto e ora non potrei più farne a meno. Ho avuto modo quest'anno di dare una mano al sestiere in piccole cose, ma quelle piccole cose che ti lasciano qualcosa dentro e di questo non posso che ringraziare tutti. Il gruppo sbandieratori e musici, e la vita di sestiere hanno aiutato a creare un bel gruppo. Un gruppo che magari è iniziato con alcuni screzi, ma che sono stati la base per costruire qualcosa di bello. Tante esperienze ci hanno aiutato a conoscerci meglio e tante altre ci aiuteranno a tenere alto il nome del sestiere".
Enrico Angelini Marinucci: "Penso che le emozioni provate quest'anno al campo grazie al nostro cavaliere  sono state uniche e la compattezza  del gruppo sbandieratori e musici è stato il nostro punto di forza e ha fatto sì che tanti giovani tornassero al sestiere con piacere e voglia di fare. E' stato emozionante rivedere al sestiere tanti vecchi sestieranti che tanto hanno dato e spero tanto daranno. Spero continueremo ad andare avanti così perché forse siamo sulla buona strada!"
Alessandro Volponi: "Per me il sestiere e la vita di quintana rappresentano qualcosa di importante. Ho avuto la fortuna di entrarci per la prima volta quando avevo più o meno 10 giorni di vita e non ne sono mai uscito, tranne un anno di pausa causa incomprensioni con alcune persone. Resta il fatto che mi ritengo fortunato di far parte di questo magnifico gruppo e quest'anno nel rivedere l'entusiasmo e la voglia di vincere (cosa che mancava da troppo tempo) mi ha fatto emozionare. Sono convinto che negli anni a venire avremo grandi soddisfazioni.... rossoverde per sempre anche dopo la morte!"
Valerio Paci: "Io a differenza di altri non sono nato nel sestiere, mi ci sono avvicinato poco a poco tramite delle amicizie. Ormai sono anni che sbandiero e che faccio parte di questo stupendo gruppo. Fino a quest'anno non avevo mai provato l'emozione di poter vincere un palio, luglio e agosto sono state due botte abbastanza grosse, tanto da farmi scappare le lacrime. Per il resto la mia estate la passo praticamente tutta al sestiere, considerando che fino ai primi di luglio proviamo per le gare, poi le varie serate pre Quintana. Posso dire che è diventata una seconda casa, che mi ha regalato anche molte amicizie. Penso che il sestiere sia un punto di ritrovo, non solo per aspetti quintanari, ma anche per la vita quotidiana, dove anche di inverno si può trascorrere una piacevole serata tra amici. Sono felice di far parte di questo gruppo, che mi ha regalato molte gioie e sofferenze, ma con la speranza, sempre viva, che anch'io potrò alzare quel drappo colorato".
Gaia Paolini: "Sant'Emidio è la mia seconda casa. Le persone che ne fanno parte, i ricordi delle vittorie di Ricci attraverso le parole di mio papà, storico quintanaro rosso verde, i ponti di mio cugino Ivan impressi nel mio cuore come un tatuaggio sulla pelle, le cene con le mitiche pennette super arrabbiate, l'animo dei cavalieri storici fino ad arrivare al mitico Jacopo, la rabbia ma soprattutto l'amore che provo per questi colori! Questo per me è Sant'Emidio!"
Vincenzo Santamaria: "Il sestiere per me è un qualcosa di unico, non so bene come descriverlo. Io d'estate ci passo molto tempo e con grande piacere. Al sestiere l'armonia che c'è, la simpatia, gli sfottò, sono qualcosa di veramente emozionante. Ho iniziato fin da piccolo a fare la quintana con questo sestiere facendo vari ruoli. Ora faccio parte del fantastico gruppo sbandieratori. Voglio dare tanto per questo sestiere, se lo merita, e vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno fatto entrare a farne parte. Il nostro sestiere è unico ed io ci tengo molto".

Sara Viozzi


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