venerdì 30 agosto 2013

"CON LA QUINTANA HO INSEGUITO IL MIO SOGNO":
CONOSCIAMO MEGLIO JACOPO ROSSI

Domani sera oltre all'orgoglio rosso verde ci sarà anche lui, il cavaliere, sempre rosso verde, Jacopo Rossi, 26 anni da San Gemini. Conosciamolo meglio.


Ti abbiamo ammirato alla Quintana, come ti sei avvicinato al mondo dei cavalli?
Tardi e per puro caso. Mio padre aveva due cavalli da passeggio, ma io ero attratto solo dal pallone. Poi un giorno con alcuni compagni di classe, per passare una giornata, siamo andati in un maneggio per una passeggiata a cavallo, e da lì non sono più sceso! E' stato un colpo di fulmine.

Fino a farne una professione?
Sì adesso lo è. Fino a non molto tempo fa facevo il rappresentante con le Assicurazioni Generali, quando mi hanno proposto di correre per la Quintana di Ascoli ho lasciato tutto per inseguire il mio sogno.

Le tue emozioni e impressioni dopo la tua prima Quintana?
Le emozioni sono indescrivibili... sensazioni che proverei tutti i giorni. Sono stato impressionato dall'accoglienza avuta, ringrazio
tutto il popolo ascolano, tutti i sestieri.

Sei uno specialista di gare storiche. Che differenza c'è tra la Quintana e le altre manifestazioni?
Gareggio ad altre giostre, come la corsa all'anello a Narni, la giostra dell'arme di San Gemini, però quella di Ascoli è del tutto differente dalle altre, la difficoltà maggiore è senza dubbio l'assalto al moro, che nello stesso tempo la rende unica e affascinante!!

La Quintana dura un minuto, ma la preparazione un po' di più.
E' una giostra che prepari già dal giorno dopo della Quintana. Mi alleno tutti i giorni. Si preparano i cavalli in piano, alternando il lavoro con qualche passeggiata, poi si va in pista per provare le traiettorie e gli assalti. Lavoro intensificato con l'avvicinarsi della giostra.

Sei stato l'uomo giusto al momento giusto, e hai ricevuto tanto calore e affetto.
Vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino e che hanno creduto in me. Quello che faccio lo svolgo per passione con grande impegno ma sopratutto con il cuore. La gioia più grande sarebbe vedere Sant'Emidio gioire con una bella vittoria.

Qualcuno ti considera l'erede di Ricci. Come vivi questo paragone?
Il confronto con Gianfranco Ricci neanche si deve fare! Lui è lui, il cavaliere che tutti vorrebbero diventare! Già solo aver indossato il suo vestito per me è stato un grande onore!

Un'ultima domanda per le tue ammiratrici: sei fidanzato?
Sì. Sono fidanzato da nove anni con Francesca Ruggeri!

Sara Viozzi



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